IL LIMONCELLO
Un piccolo ritorno alle ricette che mi sono piu' care e mi sono state tramandate nel corso degli anni.
Non e' esattamente un ricordo romagnolo o montanaro, ma qualcuno me lo ha passato, ed e' rimasto simbolo di una tradizione che allora sembrava lontana e poco raggiungibile, diversamente da oggi.
Quando sono reperibili, acquisto 6 limoni della costiera amalfitana, rigorosamente naturali, li lavo, li sbuccio, tolgo la sola parte gialla e la taglio a pezzi.
Li chiudo in un vaso di vetro con circa un litro di alcool a 95° e li lascio riposare al buio per circa un mese.
Trascorso questo periodo, faccio sciogliere 600 gr di zucchero in una pentola con ca 1 litro di acqua, faccio bollire. Poi faccio raffreddare e unisco a 200 gr di alcool, mettendo il tutto nel vaso in cui avevo posto le bucce di limone, mescolo e faccio riposare ancora un mese.
Infine filtro il liquido, lo imbottiglio e lo conservo in freezer.
Questa ricetta fornisce un limoncello molto buono, non ne ho assaggiati di simili tra quelli reperibili al nord... Sara' perche' devo aspettare tanto ad assaggiarlo??
Nella nostra tradizione,le ricette fanno parte degli usi, dei costumi, della nostra storia...una bella lettura, senza dubbio un'ottima ricetta, che non eseguiro' ma so che lei mi comprende
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