domenica 14 giugno 2020
LA PIADINA
Era il cibo quotidiano dei contadini in Romagna, sopperiva alla mancanza di pane quando questo terminava. Il pane veniva cotto poche volte all'anno a conservato nelle case fino alla successiva preparazione. Da piccola in estate trascorrevo le vacanze presso i miei nonni in collina, in provincia di Forli'. Di quei tempi ho un ricordo bellissimo: la liberta' di correre nell'aia sotto il sole infuocato, spaventando le galline che becchettavano libere; la vecchia contadina, vicina di casa che verso sera mungeva la sua capretta per preparare un formaggino di una sapore fantastico, che avrebbe fatto parte del nostro pasto, la ricerca delle uova nel pollaio che era mio compito. Verso sera la cuoca di turno preparava la piadina, la cui ricetta si e' raffinata e codificata con il passare del tempo, ma allora era preparata con pochi ingredienti: farina, un po' di grasso a occhio (quasi sempre lo strutto), sale e acqua tiepida. Si impastava velocemente, dell'impasto si formavano delle palline che venivano stese e cotte velocemente sul testo scaldato sopra il fuoco. La donne piegavano le piadine, la farcivano con il formaggio o la frittatina di uovo e chiamavano noi bambini a mangiare. Ricordo che spesso consumavo la cena seduta sul gradino della porta della cucina, pronta a riprendere il gioco.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Così è come vivere un po quei tempi
RispondiEliminaTradizioni di una volta che si conservano nel tempo ed è bello ricordarle per non perdere la memoria, complimenti Lucia, un saluto.
RispondiElimina