martedì 7 marzo 2017

Racconti brevi

Quelli narrati finora sono tracce di ricordi lontani, legati alla prima infanzia, velati dalla mia mente di bambina e forse arricchiti dalla  fantasia. Rivedendo quei luoghi da adulta, sono rimasta stupita nel vederli cosi' poveri, piccoli ed estranei a cio' che volevo ricordare.
Il tempo e' passato, la nostra famiglia ha vissuto nuove esperienze, grossi cambiamenti di vita e ci siamo trasferiti in Emilia in una grossa cittadina,dove noi figli avremmo avuto la possibilita' di accedere alle scuole superiori.
Tutto nuovo:abitazione, compagni, frequentazioni; non era  la prima volta, in quanto il lavoro di mio padre lo portava a spostarsi di frequente, e noi con lui..
Ci eravamo trasferiti in periferia, in una casa nuova di un quartiere che andava crescendo da un momento all'altro. Eravamo negli anni sessanta, in pieno sviluppo industriale, la citta' si espandeva velocemente,tutti avevano una occupazione, si respirava una aria  di ottimismo...
La mamma si era sempre occupata della casa e dei figli,aveva stretto amicizia con  le vicine e di pomeriggio era solita incontrarsi con le amiche per scambiare quattro chiacchere e qualche pettegolezzo.
Davanti a casa avevamo un piccolo giardino ombreggiato da un fico, che con i suoi frutti serviva tutto il vicinato e anche chi passava in bicicletta si fermava volentieri a rifornirsi e a rinfrescarsi sotto l'ombra dell'albero.
La facevano da sovrane le ricette locali e anche quelle importate dalla vicina Romagna :gnocco fritto, timballi, cappelletti, lasagne..
Sullo sfondo della chiacchere si sentiva il rumore secco delle macchine da maglieria, presenti in molte case; erano   una benedizione per il reddito delle famiglie, non davano fastidio, ormai facevano parte dei rumori del sottofondo...
 
Una delle ricette che fece maggiore scalpore fu importata da una signora lombarda, ma con il tempo questa preparazione divenne molto popolare.

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TIMBALLO DI MACCHERONI




Per la pasta frolla: 
500 g di farina, 200 g di burro, 150 g di zucchero, due uova intere e un tuorlo, un pizzico di sale 
Per il ragù: 
300 g di carne macinata mista (manzo e maiale), 100 g di salsiccia, una cipolla bianca tritata, 30 g di burro, 50 g di olio di semi, una scatola di pomodori pelati o 500 g di pomodori freschi, sale   
Per la besciamella : 500 ml di latte, 50 g di burro, 40 g di farina, sale e noce moscata a piacere. 
Pasta: 350 g di maccheroni rigati e formaggio parmigiano a piacere, burro per ungere 
Preparazione:
Fare la fontana con la farina sul tagliere, aggiungere il burro freddo a pezzetti, lo zucchero, le due uova intere e il tuorlo, il sale     
Lavorare velocemente la pasta frolla e metterla in frigorifero a riposare 
Rosolare la cipolla in olio e burro, assieme alla carne e alla salsiccia,  mescolando finché la cipolla non sarà ben imbiondita 
Salare, aggiungere i pelati spezzettati o la salsa e portare a cottura.
In un pentolino stemperare nel burro la farina senza fare grumi e aggiungere poco alla volta il latte tiepido. Una volta addensata la besciamella (dovrà restare leggermente fluida), condire con sale e noce moscata
Cuocere i maccheroni in abbondante acqua salata fino a che saranno al dente, scolarli e condirli con il ragù, la besciamella e tanto parmigiano.
Ungere col burro una teglia con il gancio del diametro di 24-26 cm, stendere tre quarti della pasta frolla fino a formare un guscio e inserirla nella teglia
Riempire il guscio con i maccheroni ben conditi
Stendere la parte rimanente della pasta ricavandone un disco che farà da coperchio al timballo
Fare aderire il disco ai bordi del guscio e bucherellarlo con una forchetta. 
Cuocere a 180°C  finché la pasta non sarà dorata

VARIANTI: nel ragù, dopo la rosolatura, si può bagnare la carne con vino bianco e farlo evaporare. Volendo vi si possono aggiungere in cottura porcini secchi rinvenuti in acqua tiepida. Il quantitativo di besciamella secondo le dosi della ricetta è un po’ abbondante, ma dipende dai gusti......





1 commento:

  1. Una bella illustrazione di un episodio importante della vita: il traloco della famiglia. Si inserisce poi nella descrizione di una ricetta di cucina molto utile nel vivere quotidiano. Sempre bravissima Lucia, grazie.
    Pino Pau

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