mercoledì 22 marzo 2017
le scorte
Le strade,in quei posti lontani da tutto, non erano asfaltate.D'estate la polvere veniva sollevate dai pochi mezzi che le percorrevano; le piogge creavano invece delle grosse pozze di melma, difficili da praticare. Il centro del paese era lontano alcuni chilometri e in esso era presente un solo negozio che vendeva un po' di tutto, dagli alimentari alla merceria. Ogni 15 giorni passava davanti alle case lontane dal paese un uomo con il suo biroccio, che scatenava la corsa e l'allegria dei bambini e vendeva anche lui ogni genere di prodotti, dalle caramelle alle forbici o il filo per cucire.
Le massaie gestivano l'approvvigionamento della casa facendo scorta di tutto cio' che serviva per la vita della famiglia. Nelle cucine di casa erano presenti della grosse madie che contenevano le scorte di sale, zucchero,fagioli. Il grano veniva portato al forno del paese per fare delle grosse pagnotte che duravano parecchi giorni, conservate nelle madie. i salumi prodotti dalla macellazione del maiale erano conservati appesi nelle cantine di casa, insieme allo strutto sciolto e messo in grosse bottiglie, le patate al buio con loro.
In angolo della cucina, quando il lavoro dei campi lasciava un po' di tempo libero, la nonna filava la lana prodotta dalla poche pecore che possedeva.
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uno scorcio di vita rurale che non c'è più complimenti sembrava di vedere le strade e le dispense
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